martedì 26 aprile 2011

MacBook Air 13'

Dopo aver visto un po' di "armi" pubblico una recensione del mio Air in mio possesso da qualche mese:
(fonte Macitynet)

I nuovi MacBook Air sono ancora più sottili e leggeri dei modelli precedenti ma gli utenti più attenti alle specifiche
tecniche sono rimasti un po’ delusi dalla presenza di processori con clock identico o anche inferiore rispetto ai modelli del 2009. Mai come in questo caso però la nuda velocità espressa in GHz risulta ingannevole. Grazie a una innovativa miscela di ingegnerizzazione, nuovi processori con consumi e TDP ridotto, infine all’adozione di memorie allo stato solido in sostituzione del disco fisso, Apple è riuscita a svecchiare i computer portatili come li abbiamo conosciuti fino a oggi per offrire agli utenti della Mela un assaggio dei notebook del futuro. Prima di passare in rassegna i numerosi Pro e i pochi Contro del nuovo Air anticipiamo il risultato finale che è addirittura sorprendente: il modello da 13” provato da Macitynet offre prestazioni simili e in alcuni casi anche superiori rispetto al McBook e al MacBook Pro 13”, entrambi dotati di un processore Intel Core 2 Duo da 2,4GHz.




Più velocità, non solo grazie all’SSD

L’unità testata è un MacBook Air con processore Intel Core 2 Duo da 1,86GHz, 2GB di memoria RAM e unità SSD da 256GB. Le prove eseguite con Cinebench e anche Artlantis Studio evidenziano prestazioni paragonabili o solo di poco inferiori a quelle del MacBook e del MacBook Pro con processore da 2,4GHz. In Cinebench il test processore ha come risultato 1,1 per l’Air e 1,38 per lo stesso test con il MacBook/MacBook Pro 13”. Nel test OpenGL il nuovo Air risulta addirittura più veloce con un punteggio di 12,81 contro gli 11,43 dei MacBook/ Pro 13”, merito senza dubbio del nuovo chipset più grafica integrata GeForce 320M che ha la meglio sulla generazione precedente GeForce 9400M.
Questi risultati e anche le impressioni d’uso raccolte durante il periodo di prova servono per appurare che i nuovi MacBook Air, nonostante un clock inferiore o uguale a quello della generazione precedente risultano decisamente più veloci.
Alcuni siti calcolano nell’ordine del 20% fino al 30% l’incremento di prestazioni dei nuovi Air rispetto ai precedenti modelli, a parità di velocità del processore. E’ praticamente impossibile sapere da Apple come e perché a parità di clock i nuovi Air siano tanto più veloci rispetto alla generazione precedente, anche perché l’architettura è rimasta la stessa: Intel Core 2 Duo. In realtà un cambiamento c’è stato: le nuove CPU adottate da Cupertino sono di una nuova generazione in grado di consumare meno energia e dotate di un Thermal Design Power inferiore. Questo permette sostanzialmente due cose: risparmiare corrente ma anche far funzionare la CPU più a lungo possibile senza che intervengano i meccanismi di limitazione e blocco per evitare il surriscaldamento.
Così per farla breve la notevole spinta in più dei nuovi Air rispetto alla generazione 2009 sembra dovuta alla possibilità per la CPU di funzionare per la maggior parte del tempo a pieno regime, quando invece i processori precedenti venivano spesso limitati per evitare il surriscaldamento e del computer. Merito dei nuovi processori Intel ma anche dell’ingegnerizzazione Apple che riesce a mantenere sotto controllo il calore della CPU in un computer portatile spesso come un cartoncino.




La memoria Flash delle meraviglie

Trattando delle prestazioni dei nuovi Air è d’obbligo parlare del nuovo sistema di archiviazione Flash integrato  da Apple. Invece di integrare una unità SSD completa, gli ingegneri di Apple hanno ridotto al minimo storico l’ingombro installando solamente i chip di memoria Flash direttamente sul connettore PCI Express, tralasciando completamente il packaging. Le memorie SSD dei nuovi Air hanno prestazioni record: per alcuni test e benchmark il divario è così elevato da permettere agli Air con CPU da 1,4GHz o 1,86GHz di superare computer Mac e MacBook Pro dotati di Intel Core i5. Questo ovviamente è impossibile in termini di potenza di calcolo pura: la supremazia degli Air è resa possibile da risultati superiori per diversi ordini di magnitudine per le operazioni sulla memoria SSD rispetto ai tradizionali tempi di accesso/ scrittura/lettura dei dischi fissi tradizionali. Qualsiasi test che rileva i tempi delle operazioni su disco, o sulla memoria Flash nel caso degli Air, non può che decretare come
vincitore assoluto uno dei super sottili Apple di ultima generazione. Questo dettaglio risulta subito evidente anche nell’utilizzo pratico e nella vita di tutti i giorni. Una volta premuto il tasto di accensione, ora integrato nella tastiera, i nuovi Air sono operativi e disponibili per l’utente in meno di 15 secondi. Nemmeno i MacPro e i MacBook più veloci possono competere, con l’unica eccezione dei sistemi già dotati di unità SSD integrata, come per esempio i nuovi iMac da 27” e nei portatili dove però l’SSD rimane una componente opzionale che l’utente può inserire con
sovrapprezzi consistenti. Nei nuovi Air le meraviglie possibili e decantate da anni degli SSD sono alla portata di un pubblico più vasto: Apple ha rivisto sensibilmente verso il basso il prezzo di ingresso. Il compromesso che invece l’utente deve accettare è quello di non disporre in mobilità di una capienza sufficiente per conservare l’intera sua vita digitale. Questo ovviamente dipende dalle esigenze di ciascuno ma le raccolte di fotografie, video e musica, oltre a dati, applicativi e documenti di lavoro costituiscono un bagaglio considerevole che per molti utenti non può essere stipato nemmeno nell’unità SSD più capiente possibile sugli Air pari a 256GB.  Al di là dei test, lo spunto delle memorie allo stato solido risulta lampante: il trasferimento dei file da una chiavetta USB al disco SSD, l’installazione dei software e in generale i tempi di reazione dei nuovi Air sono sorprendenti. Così anche se non possiamo aspettarci la velocità di calcolo di un iMac o un MacBook Pro per un rendering o una conversione audio/video, nella maggior parte degli impieghi e dei compiti i nuovi Air risultano sempre scattanti.




Autonomia considerevole e standby eterno

Anche per i nuovi Air i tempi di autonomia dichiarati da Apple risulta veritieri. Per il modello da 13” Cupertino dichiara 7 ore di autonomia. Nelle nostre prove siamo riusciti a lavorare ininterrottamente per circa 6 ore con musica in sottofondo, due browser aperti su decine di pagine web, collegamento Wi-Fi e così via. Il risultato è destinato a migliorare riducendo i compiti eseguiti, per esempio rinunciando alla musica in streaming dal web. Impressionante invece la durata in standby: i nuovi processori integrati sono in grado di attivare uno stato di sleep più profondo e in grado di consumare meno energia. Senza spegnere il computer, operazione comunque super rapida visto che una volta premuto il pulsante il sistema è spento in 3 secondi netti, possiamo semplicemente chiudere lo schermo ed essere sicuri di ritrovare il sistema ma anche praticamente tutta la carica della batteria attuale non appena sarà necessario.  Dopo la riproduzione di un film DivX di 2 ore il MacBook Air offriva ancora una carica del 73%. Una volta chiuso il pannello questa percentuale è rimasta invariata fino al giorno dopo.



Design ed ergonomia

Anche se il design non è una rivoluzione rispetto ai modelli dell’anno scorso, Apple è riuscita a rendere ancora più sottili i nuovi Air e a riportare sugli ultra-portatili il fattore sorpresa. Lo spessore da cartoncino nella parte frontale del sistema è in grado di far gridare al miracolo anche le persone meno interessate alla tecnologia, mentre nella parte più spessa (1,7 centimetri) sul retro, l’ingombro  in altezza della macchina sembra dato dalle dimensioni della porta USB standard invece che dalla necessità di ospitare tutte le componenti interne. L’utente ha sempre a disposizione una tastiera di dimensioni standard, identica a quella dei MacBook e MacBook Pro. Per la nuova versione dell’Air da 13” provato ricordiamo anche l’incremento della risoluzione dello schermo che ora arriva a 1440x900 pixel (prima era 1280x800). Ancora una volta andiamo oltre ai numeri: si tratta della stessa risoluzione fornita dagli schermi di serie da 15,4” dei MacBook Pro.
Paradossalmente chi acquista un MacBook Pro da 13” dispone di uno schermo da 1280x800pixel. Con il nuovo Air abbiamo lavorato e anche giocato senza sentire la mancanza del nostro fidato MacBook Pro da 15”.


Confermo tutto quanto, chi non ha bisogno di elaborare filmati eccessivamente grandi può tranquillamente usare Air come primo computer. Ho potuto provare anche giochi alla massima risoluzione (1440X900) e la fluidità è eccezionale ed è stato l'unico modo per sentire la ventola di raffreddamento. Eccezionale davvero!!!

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